DESCRIZIONE DEL BANDO
Obiettivo generale è la costituzione di un modello di sviluppo di tipo partecipato che, a partire da quelli che sono i beni ambientali, paesaggistici, culturali, architettonici, storici e agricoli riconosciuti come tali dal territorio stesso, arrivi alla valorizzazione integrata di queste risorse attraverso il potenziamento e l’integrazione multisettoriale delle filiere presenti, in modo da promuovere uno sviluppo economico e infrastrutturale ecosostenibile e inclusivo, attraverso l’utilizzazione di strumenti tecnologici innovativi. Uno dei tre ambiti tematici individuati per la strategia è rappresentato, infatti, dallo Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche).
Possono beneficiare dei contributi oggetto del presente Avviso i soggetti che realizzano l’intervento nell’area del GAL Trasimeno Orvietano, come di seguito indicata:
AREA TRASIMENO: Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Castiglione del lago, Città della Pieve, Piegaro, Panicale e Paciano.
AREA ORVIETANO: San Venanzo, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Fabro, Parrano, Ficulle, Allerona, Orvieto, Porano, Castel Viscardo e Castel Giorgio.
Soggetti beneficiari
Beneficiari del presente Avviso sono le Microimprese già costituite e/o da costituire così come individuate nell’elenco codici ATECO ammissibili indicati nel bando.
Non sono ammesse le aziende agricole, con codice Ateco principale appartenente alla sezione A-1.
Le microimprese dovranno avere la propria sede operativa nel territorio del Gal Trasimeno Orvietano.
Le microimprese possono rivestire la forma individuale, societaria o cooperativa e al momento della presentazione della domanda di sostegno devono essere:
a) titolari di partita IVA;
b) iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Sono ammesse a contributo anche le microimprese non ancora iscritte al momento della presentazione della domanda, purché comunichino l’avvenuta iscrizione al GAL Trasimeno Orvietano entro 60 giorni successivi alla comunicazione di ammissibilità provvisoria all’aiuto.
I soggetti richiedenti, al momento della presentazione della domanda di sostegno, per operazioni inerenti beni immobili (fabbricati), devono essere possessori o detentori dei predetti immobili interessati, per un periodo non inferiore a quello del vincolo di destinazione pari a 5 anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo finale. In caso di ‘costituenda’ microimpresa, l’immobile dovrà essere nelle disponibilità di colui che presenta domanda di sostegno.
Un richiedente può presentare una sola domanda di sostegno.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono ammissibili i costi sostenuti per investimenti relativi a:
a) ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strettamente necessari allo svolgimento dell’attività;
b) acquisto di nuovi impianti, macchinari, automezzi, attrezzature e forniture per lo svolgimento dell’attività;
c) acquisto di hardware, software inerenti o necessari all’attività;
d) creazione e/o implementazione di siti internet;
e) spese generali.
Gli interventi dovranno essere “sostenibili e compatibili” per tipologie, consistenza materiale, di struttura e di disegno nonché inseriti in modo corretto nel contesto paesaggistico con:
– accortezza nel limitare il più possibile gli scavi e i rinterri al fine di evitare di alterare la morfologia del suolo;
– cura del suolo attraverso interventi con materiali e tecniche che garantiscano la permeabilità del terreno;
– mitigazione dell’impatto paesaggistico attraverso l’utilizzo di elementi vegetali e specie autoctone evitando elementi incongrui;
– utilizzazione di tecniche di ingegneria naturalistica per muri di contenimento, muri di recinzioni, muretti a secco, scalette, terrazzamenti ed altri elementi;
– utilizzazione di materiali, tecnologie idonee e pertinenti ai servizi proposti e alle utenze individuate.
Gli interventi dovranno tendere alla riqualificazione e valorizzazione dei beni immobili e delle aree rurali, privilegiando il riuso e la rigenerazione dell’architettura rurale e del patrimonio edilizio esistente al fine della riduzione del consumo di suolo.
1. Spese per interventi di miglioramento dei fabbricati aziendali ed aree esterne pertinenziali
Per tale categoria si intendono le spese relative agli investimenti finalizzati al miglioramento, alla ristrutturazione e al restauro di beni immobili e all’adeguamento di strutture per lo svolgimento dell’attività dell’impresa richiedente. Sono ammissibili, ad esempio, le spese relative a:
▪ Opere murarie anche di tipo strutturale;
▪ Interventi per impiantistica elettrica, idraulica, idrotermosanitaria e altra impiantistica;
▪ Interventi di riqualificazione delle aree esterne finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e fruibilità degli immobili destinati allo svolgimento dell’attività, anche ai fini dell’inserimento paesaggistico.
Gli interventi di miglioramento degli immobili (es. efficientamento energetico per sostituzione infissi, sostituzione caldaia ad alto rendimento, o altri interventi analoghi da eseguire in edilizia libera) sono ritenute comunque ammissibili qualora strettamente connesse con le attività esercitate dal beneficiario.
Pertanto, nell’ambito degli investimenti immobiliari, sono ammesse le spese per opere murarie di tipo strutturale che richiedono quale titolo abilitativo una SCIA o un Permesso di costruire e le spese riguardanti piccoli interventi murari, anche di tipo strutturale, e impiantistica, classificati di manutenzione straordinaria, solo se strettamente connessi agli investimenti proposti e alla attività oggetto del progetto di sviluppo aziendale
2. Spese per acquisto di beni mobili quali nuovi macchinari, mezzi, attrezzature e mobilio da destinare allo svolgimento dell’attività svolta.
Gli interventi possono consistere nell’acquisto di arredi, attrezzature necessarie a svolgere l’attività prevista. Sono ammissibili a titolo esemplificativo le spese per l’acquisto di:
▪ attrezzature, macchinari, strumentazione, automezzi e mezzi destinati esclusivamente alle attività oggetto della impresa;
▪ mobili, arredi, cucine, laboratori, attrezzature e apparecchiature varie idonee per la trasformazione, preparazione, conservazione e confezionamento degli alimenti o per la lavorazione delle materie prime nonché per lo svolgimento dei servizi offerti, ecc.;
▪ automezzi, autovetture o simili destinate unicamente allo svolgimento dell’attività (dovranno essere registrati come beni strumentali es. inserite nei beni aziendali come autocarro)
3. Spese per acquisto di hardware e/o software e realizzazione siti internet e app volti alla promo commercializzazione delle attività e acquisizione di brevetti, licenze e diritti d’autore Sono ammissibili a titolo esemplificativo:
▪ realizzazione di siti internet e applicativi vari anche finalizzati alla promozione delle attività oggetto di investimento;
▪ tecnologie per le connessioni alle reti Web;
▪ acquisto di nuove attrezzature e forniture informatiche per lo svolgimento dell’attività;
▪ acquisto di software a supporto dell’attività;
▪ acquisizione di brevetti, licenze e diritti d’autore
4. Spese generali:
Sono ammesse a contributo nel limite massimo del 12% dell’importo complessivo degli investimenti immobiliari (es.: ristrutturazione/miglioramento di locali e impianti legati strettamente legati all’attività) e del 5% degli investimenti mobiliari, dei beni mobili fissi per destinazione e degli interventi immateriali (macchinari, attrezzature, programmi informatici, licenze, ecc.).
Tali spese dovranno essere strettamente correlate e facenti parte delle operazioni ammesse previste nella domanda di sostegno. Le spese generali, si riferiscono alle spese come come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, inclusi studi di fattibilità.
Entità e forma dell’agevolazione
Il contributo messo a bando è pari ad un importo di € 500.000,00.
Il contributo pubblico in conto capitale è pari 60% della spesa ritenuta ammissibile con elevazione al 70% in zone montane o soggette a vincoli naturali significative, diverse dalle zone montane, o per imprenditori giovani e/o donne.
Il limite minimo di investimento ammissibile è pari a € 10.000,00 mentre il limite massimo di investimento ammissibile è di € 70.000,00