L.R. 15/2021. FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO PER INVESTIMENTI NELLE ATTIVITÀ TURISTICO-RICETTIVE E COMMERCIALI, RIFUGI ALPINI, IMPRESE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI E IMPRESE AGRICOLE, LAVORATORI AUTONOMI E PROFESSIONISTI.

DESCRIZIONE DEL BANDO 

Il bando eroga contributi per la copertura dei costi per investimenti in beni strumentali o in opere di adeguamento degli spazi funzionali all’esercizio dell’impresa, arte o professione.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dei contributi i seguenti soggetti:

a) le imprese turistico-ricettive e commerciali;
b) i proprietari o gestori di rifugi alpini;
c) le imprese industriali e artigianali;
d) le imprese agricole.

I codici ateco delle varie tipologie di imprese sono riportati nel bando.

Possono, altresì, beneficiare dei contributi i lavoratori autonomi e i professionisti, singoli o associati, titolari di partita IVA.

I richiedenti (persone fisiche o soggetti diversi da persona fisica), oltre ai requisiti di cui ai commi 1 e 2, devono avere, in caso di imprese, iscritte nel registro imprese, la sede legale o l’unità locale operativa in Valle d’Aosta, come risultante dal registro imprese o, in caso di lavoratore autonomo o professionista, essere residenti o avere la sede effettiva di svolgimento dell’attività in Valle d’Aosta, come risultante dalla dichiarazione di apertura della partita IVA (o da successiva variazione), alla data di presentazione della domanda.

Sono, in ogni caso, esclusi dalle agevolazioni le società consortili e gli studi associati qualora anche solo una delle singole imprese consorziate o dei singoli associati che li costituiscono richiedano autonomamente il contributo.

Tipologia di interventi ammissibili

  1. I contributi una tantum a fondo perduto sono concessi a parziale copertura dei costi per investimenti in beni strumentali o in opere di adeguamento degli spazi funzionali all’esercizio dell’impresa, arte o professione.
  2. Sono ammesse ad agevolazione le sole iniziative di investimento concernenti unità locali ubicate nel territorio della Valle d’Aosta. Per unità locale, si intende la struttura, anche dislocata in più immobili fisicamente separati, ma prossimi e funzionalmente collegati, finalizzata all’esercizio dell’attività ammissibile ad agevolazione, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale.
  3. Per i lavoratori autonomi e i professionisti, singoli o associati, sono ammesse ad agevolazione le sole iniziative di investimento concernenti sedi effettive di svolgimento dell’attività ubicate nel territorio della Valle d’Aosta. Le predette iniziative possono riguardare esclusivamente investimenti, materiali e immateriali, finalizzati alla digitalizzazione dell’attività autonoma e/o professionale.

Entità e forma dell’agevolazione

L’aiuto è concesso fino al massimale complessivo di euro 1.800.000 per operatore economico, al lordo di oneri e imposte (euro 225.000 per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e euro 270.000 per il settore dell’acquacoltura).

Sono ammesse le spese di investimento, sostenute dal 1° giugno 2021 al 29 ottobre 2021, con un limite minimo di spesa complessiva di euro 3.000 e massimo complessivo di:

a) euro 25.000, per le imprese con fatturati fino a euro 40.000;
b) euro 50.000, per le imprese con fatturati da euro 40.001 fino a euro 150.000;
c) euro 75.000, per le imprese con fatturati da euro 150.001 fino a euro 400.000;
d) euro 100.000, per le imprese con fatturati da euro 400.001 fino a euro 1.000.000;
e) euro 250.000, per le imprese con fatturati oltre euro 1.000.000;
f) euro 50.000, per le imprese attive dal 1° gennaio 2020 e per i proprietari e i gestori di rifugi alpini non costituiti in forma di impresa;
g) euro 50.000, per i lavoratori autonomi e i professionisti, singoli o associati, per i quali i contributi di cui al presente articolo sono concessi per i soli investimenti, materiali e immateriali, finalizzati alla digitalizzazione.

L’importo della spesa ammissibile è da considerarsi al netto dell’IVA e di qualsiasi altro onere di natura fiscale, se recuperabile. Non sono ammessi a contributo fatture, preventivi di spesa, computi metrici-estimativi o documenti a essi equipollenti il cui importo unitario sia inferiore a euro 1.000, al netto dell’IVA e di ogni altro onere di legge.

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