Descrizione completa del bando
La Regione Puglia intende finanziare interventi di sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producano effetti socialmente desiderabili e beni pubblici con specifico riferimento al sostegno ad investimenti materiali ed immateriali per accrescere la capacità produttiva, il grado di coinvolgimento delle platee interessate e sviluppando aree di business in settori di attività economica per le quali il valore economico si integra con il valore sociale prodotto per le comunità di riferimento, intervenendo in aree che privilegiano la valorizzazione del territorio (risorse naturali, paesaggistiche, prodotti e mestieri), nonché forme di integrazione generazionale e di inclusione sociale.
Soggetti beneficiari
Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese sociali e alle cooperative sociali e i loro consorzi, che acquisicono di diritto la qualifica di imprese sociali.
Tipologia di interventi ammissibili
I progetti dovranno riguardare una o più delle seguenti aree prioritarie di intervento (in numero massimo di tre):
a) attrattività del territorio, turismo e accoglienza attraverso modelli innovativi e diffusi nella comunità;
b) agricoltura sociale e contrasto alle forme di sfruttamento del lavoro in agricoltura;
c) cultura e creatività;
d) settori alimentare, energetico, ambientale e manifatturiero con l’approccio dell’economia circolare;
e) sperimentazione di modelli di welfare generativo per i gruppi sociali in condizioni di maggiore fragilità sociale ed economica;
f) sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione (giovani, donne, disabili, migranti, ecc.);
g) recupero dei mestieri tradizionali e delle tradizioni locali per il marketing territoriale e l’attivazione di nuove attività economiche per l’animazione socioeconomica dei centri storici e delle periferie;
h) contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora, a quelle in condizioni di povertà assoluta o relativa e ai migranti;
i) sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione e l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Le iniziative dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- prevedere azioni e interventi di cittadinanza attiva
- declinare compiutamente il tema della sostenibilità
- indicare anche elementi di progettazione concernente la fase di follow up
- le azioni e gli interventi previsti da ciascun progetto dovranno caratterizzarsi per la capacità di promuovere innovazione sociale
- dovranno presidiare la dimensione della generatività, cioè della capacità di produrre capitale sociale.
Spese ammissibili:
1. Spese in ATTIVI MATERIALI, che riguardano:
a) Spese generali, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali:
- Spese necessarie per le attività preliminari;
- Spese per verifiche tecniche previste dal progetto tecnico;
- Spese di progettazione dell’intervento, ivi comprese le spese per indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista;
- Spese per direzione lavori;
- Spese per coordinamenti della sicurezza;
- Spese per assistenza giornaliera e contabilità;
- Spese per consulenze o supporto tecnico-amministrativo;
- Spese per collaudi tecnici e collaudo tecnico-amministrativo, ivi comprese le spese per la redazione delle relazioni geologiche;
- Spese per polizze fideiussorie bancarie o assicurative a copertura delle anticipazioni del contributo finanziario concesso.
2. Le spese per rilievi, accertamenti ed indagini, ivi comprese quelle geologiche e geotecniche non a carico del progettista né necessarie alla redazione della Relazione geologica, da prevedere nel quadro economico tra le somme a disposizione del beneficiario, non possono superare il 1% della spesa totale ammissibile dell’operazione.
b) Acquisizione del suolo e sue sistemazioni, nel limite percentuale del 10% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
c) Opere murarie o assimilate (a titolo esemplificativo: murature, piazzali interni, recinzioni, tettoie, cabine elettriche, etc. );
d) Impiantistica generale (riscaldamento, condizionamento, idrico, elettrico, fognario, etc..);
e) Infrastrutture specifiche atte a migliorare la funzionalità e fruibilità della struttura;
f) Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
g) Mobili e arredi, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
h) Mezzi mobili targati ad uso collettivo, strettamente connesso alla organizzazione del servizio, ovvero alla funzionalità ed accessibilità della struttura oggetto di agevolazione
3. Le spese in ATTIVI IMMATERIALI nel complesso sono ammissibili a cofinanziamento nei limiti del 5% delle spese in attivi materiali, e riguardano:
j) Spese per il conseguimento delle certificazioni di qualità delle strutture oggetto dell’intervento;
k) Acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata al programma;
l) Servizi di consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato; sono comunque escluse da questa voce le consulenze specialistiche connesse all’avvio della gestione dei servizi realizzati e le spese assimilabili alle “Spese generali”.
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione massima concedibile è di 200.000 euro.
Scadenza
La selezione degli interventi ammissibili a finanziamento avverrà attraverso procedura valutativa “a sportello”, per cui si procederà ad istruire e finanziare le proposte progettuali secondo l’ordine cronologico d’arrivo delle stesse e sino a concorrenza delle risorse disponibili a valere sulla dotazione finanziaria.