DESCRIZIONE DEL BANDO
Il presente bando sostiene lo start up di micro e piccole iniziative imprenditoriali giovanili, femminili, di destinatari di ammortizzatori sociali o liberi professionisti, operanti nei settori manifatturiero, artigiano, commercio, cultura, turismo e terziario.
La promozione della imprenditorialità giovanile rientra nell’ambito del progetto Giovanisì.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda:
– le Micro e Piccole Imprese (MPI), nonché i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese, che abbiano il carattere di impresa giovanile, femminile oppure di soggetti destinatari di ammortizzatori sociali, la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione;
– persone fisiche intenzionate ad avviare, entro sei mesi dalla data di comunicazione dell’ammissione della domanda alla persona fisica, un’attività imprenditoriale di dimensione di Micro o Piccola Impresa (MPI) o un’attività di libero professionista, e definita giovanile, femminile oppure di destinatari di ammortizzatori sociali.
Sono comunque escluse le domande presentate da:
– persone fisiche già socie di Srl unipersonale svolgente la medesima attività d’impresa per la quale si richiede l’agevolazione;
– S.r.l. unipersonali nelle quali il socio unico è già titolare di impresa individuale svolgente la medesima attività d’impresa per la quale si richiede l’agevolazione.
Le imprese e i professionisti devono essere in possesso dei requisiti di ammissibilità e devono esercitare un’attività economica identificata come prevalente nella sede o unità locale che realizza il programma di investimento, rientrante nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007:
B – Estrazione di minerali da cave e miniere
C – Attività manifatturiere
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
F – Costruzioni
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio, con esclusione delle seguenti categorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1
H – Trasporto e magazzinaggio
I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J – Servizi di informazione e comunicazione
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
P – Istruzione, limitatamente al gruppo 85.52
Q – Sanità e assistenza sociale, ad eccezione del gruppo 86.1
R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
S – Altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95 e 96
Per gli aiuti concessi nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli l’intervento non si applica nei casi seguenti:
a) quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato delle imprese interessate;
b) quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari.
Requisiti di ammissibilità:
1- essere regolarmente iscritto alla CCIAA territorialmente competente per l’esercizio, in relazione alla sede o unità locale destinatarie dell’intervento, di un’attività economica identificata come prevalente, nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 indicate da bando; per i liberi professionisti essere regolarmente iscritto al relativo albo/elenco/ordine professionale, ove obbligatorio per legge, e – in ogni caso – essere in possesso di partita iva rilasciata da parte dell’Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell’attività, e di esercitare, in relazione alla sede destinataria dell’intervento, un’attività economica identificata come prevalente rientrante nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 indicati; per le imprese e i professionisti privi di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda, detto requisito deve sussistere alla data di erogazione a qualsiasi titolo (anticipo o saldo);
2- avere sede o unità locale destinatarie dell’intervento, nel territorio regionale. La predetta localizzazione deve risultare da visura camerale; per i liberi professionisti deve risultare dal luogo di esercizio dell’attività dichiarato nella comunicazione presentata all’Agenzia delle Entrate ai fini iva; per le imprese e i professionisti privi di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda, detto requisito deve sussistere alla data di erogazione a qualsiasi titolo (anticipo o saldo).
In ogni caso l’investimento per il quale si richiede l’agevolazione deve essere realizzato in Toscana e le spese sostenute devono essere relative esclusivamente alla sede destinataria dell’intervento.
3. possedere la “dimensione” di micro e piccole imprese;
4. non aver usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste dal progetto.
5. non essere impresa in “difficoltà” mediante deroga, alle imprese che al 31 dicembre 2019 non erano in difficoltà ma lo sono diventate nel periodo dal 1 gennaio 2020 al 30 giugno 2021;
6. essere imprese attiva e per i liberi professionisti essere in attività (il requisito risulta soddisfatto con la presentazione all’Agenzia delle Entrate della prevista denuncia di inizio attività ai fini iva); per le imprese e i liberi professionisti privi al momento della domanda, detto requisito deve sussistere al momento dell’erogazione dell’agevolazione a qualsiasi titolo, compreso l’anticipo.
Per le imprese prive di sede o unità locale in Toscana al momento della presentazione della domanda i requisiti di cui ai punti 1) e 2) sono dichiarati sotto forma di impegno (compilando l’apposita dichiarazione) e devono risultare coerenti con le prescrizioni del bando sin dalla data di avvio a realizzazione del progetto, come rilevabile da visura camerale in sede di controllo di primo livello della richiesta di erogazione a titolo di anticipo/a saldo;
Tipologia di interventi ammissibili
Programmi di investimento ammissibili:
Per l’attuazione degli interventi di sostegno alle imprese si applica la procedura a sportello.
I soggetti che intendono realizzare un progetto sul territorio della Regione Toscana in forza delle agevolazioni previste dal presente bando, presentano, unitamente alla domanda di aiuto una specifica proposta progettuale (scheda di programma di investimento). La proposta progettuale comprende:
– relazione descrittiva del progetto
– prospetto dei costi per voci di spesa
– piano finanziario (fonti/impieghi).
Sono ammesse le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda.
Sono ammissibili le seguenti spese riferite ai programmi di investimento realizzati in Toscana e relative ad attività anche svolte in via secondaria, purché riferibili ai codici ateco ammissibili.
Spese per investimenti:
– beni materiali: impianti, macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all’attività di impresa, opere murarie connesse all’investimento. Quest’ultime sono ammesse nel limite del 50% dell’importo delle stesse;
– beni immateriali: attivi diversi da quelli materiali o finanziari che consistono in diritti di brevetti, licenze (esclusa l’autorizzazione a svolgere l’attività), know how o altre forme di proprietà intellettuale.
Spese per capitale circolante nella misura del 30% del programma di investimento ammesso:
– spese di costituzione, spese generali (utenze e affitto), scorte.
E’ ammissibile anche l’acquisto di materiale usato se sono soddisfatte le tre seguenti condizioni:
– il venditore rilasci una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non abbia beneficiato di un contributo pubblico;
– il prezzo del materiale usato non sia superiore al suo valore di mercato e sia inferiore al costo di materiale simile nuovo, attestato da un perito tecnico;
– le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito siano adeguate alle esigenze dell’operazione e siano conformi alle norme e agli standard pertinenti, attestate da un perito tecnico.
Nell’ambito dei criteri generali sono ammesse al finanziamento le spese sopraelencate, riconoscendo comunque al soggetto gestore il compito di verificarne l’ammissibilità.
Gli investimenti devono essere funzionalmente collegati all’attività economica ammissibile e regolarmente iscritti in bilancio.
Il progetto di investimento dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2023.
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione viene concessa nella forma del microcredito a tasso zero, nella misura del 70% del costo totale ammissibile, fino ad un massimo di 24.500 euro.
La durata del finanziamento è di 7 anni (84 mesi di cui 18 di preammortamento). È previsto inoltre un preammortamento tecnico massimo di 3 mesi.
Il valore totale del progetto di investimento ammesso non può essere inferiore a € 8.000,00 e non può essere superiore a € 35.000,00.
Il progetto di investimento dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2023.